Letteratura e nonviolenza:
il contributo della parola e dell’arte a favore dei comportamenti non violenti
A.S. 2024-25
Alla conclusione del progetto Letteratura e nonviolenza: il contributo della parola e dell’arte in favore dei comportamenti non violenti, nella mattinata di giovedì 26 novembre c.a., otto classi del biennio e tre classi del triennio del Liceo “Regina Elena” di Acireale si sono confrontate in Aula Magna sulle risonanze suscitate dalla lettura di Cara Giulia di Gino Cecchettin e L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio, Premio Strega 2024. Due testi esemplari di come la scrittura possa essere, oltre che fonte di consolazione, anche e soprattutto strumento di confessione e autoanalisi, nonché via all’espressione dei sentimenti attenta e rispettosa dell’altrui diversità e libertà, specialmente se, come nei casi in questione, capace di tratteggiare con delicatezza anche i traumi più indicibili.
L’avvicendarsi delle classi nella condivisione delle riflessioni è stato intervallato dalle esibizioni canore e musicali di alcuni giovani talenti della scuola che hanno contribuito a richiamare l’attenzione sul valore della bellezza come la via più efficace al contrasto della brutalità.
Altri contributi “artistici” della mattinata sono stati la trattazione da parte di una classe quinta sul tema dell’iconografia della violenza di genere nell’arte e la creazione della locandina dell’evento da parte di Anita Leonardi, studentessa della medesima classe, che ha voluto richiamare la vicenda di Ahou Daryaei, divenuta recentemente icona della protesta nei confronti delle norme coercitive della libertà delle donne vigenti in Iran.
Come sempre, l’attività si è svolta secondo il metodo dell’educazione fra pari che favorisce una più efficace acquisizione di consapevolezze e assunzione di responsabilità.
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